Laboratorio Salute Mentale di Rieti: Inclusione e Prevenzione
Il Laboratorio Salute Mentale di Rieti nasce come uno spazio dedicato alla promozione della salute mentale attraverso la ricerca, l'educazione e l'inclusione.
Laboratorio didattico/formativo del Museo salute Mentale della ASL di Rieti
La salute mentale costituisce già un capitolo importante del nostro sistema sanitario, eppure è sopraggiunta l’impellente necessità di fare sempre di più. Come segnalato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, i disturbi legati alla salute mentale saranno la vera emergenza del futuro e non sarà più possibile relegare questa responsabilità solamente ai servizi psichiatrici e ai loro operatori.
Circa la metà di tutte le malattie mentali, come ci ricordano gli psichiatri, cominciano intorno ai 14 anni, dunque è fondamentale puntare sulla prevenzione e sulla possibilità di intercettare il disagio nelle sue fasi precoci, prima dell’esordio; per questo, all’interno del Laboratorio del Museo, sono stati attivati laboratori didattici destinati alle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Scopo fondamentale è quello di sensibilizzare i giovani al tema della salute mentale rendendoli più consapevoli attraverso una partecipazione attiva ed un lavoro di consultazione dei contributi custoditi all’interno del Laboratorio Museo della Salute Mentale di Rieti.
Il Laboratorio del Museo della Salute Mentale è parte del “Percorso integrato di orientamento e di promozione della salute” attivato dalla UOC Patologia da Dipendenza del Dipartimento Tutela e Promozione della Salute Mentale.
In continuità con il lavoro già in atto, si continueranno a sviluppare momenti di incontro con gli specialisti della salute mentale e si utilizzerà come luogo d’incontro anche il Laboratorio Museo della Salute Mentale di Rieti, il quale diverrà lo strumento polivalente delle attività di prevenzione e fornirà maggiori risposte ai problemi relativi alla gestione di nuove malattie: l’aumento dei disturbi legati al comportamento alimentare, l’esplosione delle demenze e delle malattie neurodegenerative, le nuove dipendenze, la crescita dei disturbi post traumatici dovuti alla crisi economica e quelli legati al fenomeno migratorio ed altro. Avranno inoltre la possibilità di “riportare” ciò che hanno sperimentato e appreso ai loro amici e compagni, poiché l’educazione tra pari rappresenta uno dei più significativi modelli di lavoro con e per gli adolescenti.
Laboratori didattici/formativi
I percorsi didattici si concretizzano in 4 proposte, con tematiche diversificate in relazione alla fascia di età:
La memoria storica: impariamo cos’è un archivio;
Un giorno… presso i Servizi Ambulatoriali;
Diamo un volto alla storia;
Alla ricerca della follia: viaggio fra passato e presente;
Giudizi, pregiudizi e stigma: la lunga strada dei diritti;
Malattie psichiche e dipendenze, rimedi e cure.
Allo scopo di promuovere la conoscenza di questo patrimonio, proponiamo agli istituti scolastici un itinerario didattico attraverso i luoghi della memoria dell’ex manicomio reatino da definire preventivamente in collaborazione con gli insegnanti e in base ai bisogni e agli interessi specifici delle classi interessate.
L’esame diretto della documentazione, effettuato nell’ambito di laboratori didattici presso il Laboratorio Museo della Salute Mentale di Rieti, potrà essere integrato attraverso strumentazione olografica e/o dalla visione di materiale video o ancora da un incontro con professionisti del settore psichiatrico. I ragazzi potranno così confrontare tipologie di testimonianze diverse che si valorizzano reciprocamente, ripercorrendo in maniera attiva e coinvolgente due secoli di storia della medicina e del loro territorio.
La specificità della documentazione manicomiale, consente inoltre di affrontare temi complessi ma estremamente formativi come la sofferenza, lo stigma e l’emarginazione. Alcune delle proposte didattiche – e quindi delle selezioni documentarie presentate – hanno un’impostazione prevalentemente archivistica; altre, rivolte a ragazzi più grandi, affrontano tematiche specifiche e più complesse che emergono dalla documentazione manicomiale.

Laboratori didattici per le scuole medie, per i licei e gli istituti superiori
In questo laboratorio, i partecipanti inizieranno con la lettura di informazioni biografiche e sociali, accompagnata dall’osservazione di ritratti fotografici e pittorici di alcuni pazienti ricoverati all’ex Manicomio di Rieti. Immagini, tratte dalla documentazione dell’Archivio storico, con l’ausilio anche di podcast e storytelling per stimolare l’immaginazione dei ragazzi, che comporranno un racconto sulla vita, le difficoltà e le emozioni di giovani della loro età, vissuti in un secolo tanto diverso.
A cura di: operatore ASL
Durata: circa 180 minuti
Materiali: podcast e storytelling, riproduzioni di parti di cartelle cliniche, documenti amministrativi e scritti di pazienti, presentati anche attraverso sistemi olografici e video con l’installazione HI®-Human Interface (esperienza interattiva).
Approfondimento: La memoria storica: biblioteca ed archivio.
Com’era l’ex manicomio di Rieti? Racconti (podcast) ed Archivio Storico (documentale, audiovisivo) dell’ex Ospedale Psichiatrico di Rieti, assieme alla collezione scientifica, ai dispositivi medici, ai manufatti e raccolta di arte
A cura di: operatori ASL
Durata: circa 120 minuti
Materiali: podcast e storytelling, riproduzioni di cartelle cliniche, documenti amministrativi e scritti di pazienti, presentati anche attraverso sistemi olografici e video con l’installazione HI®-Human Interface (esperienza interattiva).
In questo laboratorio, i ragazzi avranno l’opportunità di esplorare e interpretare una selezione di documenti provenienti da epoche diverse, con l’obiettivo di ricostruire le storie dell’ex manicomio di Rieti, del suo ospedale e dei pazienti che vi sono stati ricoverati. Attraverso la risoluzione di indovinelli storici e la copiatura di testi e lettere antiche, i partecipanti rifletteranno sulle tematiche emerse, comprendendo l’importanza di preservare la memoria del passato per vivere il presente in modo più consapevole.
L’attività si svolgerà inizialmente all’interno del Laboratorio Museo della Salute Mentale di Rieti. Durante i mesi primaverili, avrà luogo anche una passeggiata didattica che porterà i ragazzi a scoprire i luoghi storici dell’ex manicomio di Rieti.
A cura di: operatore ASL
Durata: circa 180 minuti
Materiali: riproduzioni di parti di cartelle cliniche, documenti amministrativi e scritti di pazienti, presentati anche attraverso sistemi olografici e video con l’installazione HI®-Human Interface (esperienza interattiva).
Il laboratorio Blu offre un’opportunità unica per esplorare il passato e il presente delle malattie psichiche, affrontando temi importanti come la normalità, la follia e lo stigma associato. Attraverso l’analisi di documenti storici e cartelle cliniche, potrai comprendere come le percezioni e i trattamenti delle malattie mentali siano cambiati nel tempo, specialmente dopo la Legge Basaglia, che ha segnato una svolta significativa nel riconoscimento dei diritti delle persone con disturbi psichici.
La visita all’ex manicomio di Rieti e ad altri luoghi storici ti permetterà di vedere da vicino la storia di queste istituzioni e di riflettere su quanto ancora pesino i pregiudizi e lo stigma nella nostra società.
A cura di: operatore ASL
Durata: circa 180 minuti
Materiali: riproduzioni di parti di cartelle cliniche, documenti amministrativi e scritti di pazienti, presentati anche attraverso sistemi olografici e video con l’installazione HI®-Human Interface (esperienza interattiva).
Il LABORATORIO GIALLO è un’esperienza davvero interessante che esplora le malattie psichiche e le dipendenze, insieme ai rimedi e alle cure nel corso della storia. Durante il laboratorio, avrai l’opportunità di visitare l’ex manicomio di Rieti e altri luoghi storici della città, il che rende l’esperienza ancora più coinvolgente.
L’attività dura circa 240 minuti e include materiali come riproduzioni di cartelle cliniche e scritti di pazienti, presentati anche attraverso tecnologie interattive come l’installazione HI®-Human Interface. Sarà un modo affascinante per comprendere le terapie e le teorie delle diverse scuole di pensiero nel campo della psichiatria.
NOTE DIDATTICHE / formative
Il laboratorio si propone di coinvolgere attivamente i ragazzi nell’apprendimento, utilizzando metodi ludici e creativi per facilitare l’approccio a beni culturali come musei e archivi, che possono risultare complessi da esplorare. Le attività si svolgeranno principalmente in piccoli gruppi e termineranno con un momento di restituzione e confronto.
Le modalità didattiche saranno adattate in base all’età degli studenti, al tipo di scuola e ai suggerimenti degli insegnanti. Per i più piccoli, si utilizzeranno attività ludiche, mentre per i più grandi il lavoro sarà più strutturato e focalizzato su temi specifici. Gli incontri si terranno presso il Laboratorio Museo della Salute Mentale di Rieti e l’ex manicomio, con la guida di un operatore in collaborazione con l’insegnante.
Si lavorerà prevalentemente per piccoli gruppi, con un momento di restituzione e di confronto alla fine del laboratorio. Le modalità didattiche cambieranno in relazione all’età dei ragazzi, al tipo di scuola e ai suggerimenti degli insegnanti stessi.
Per i più piccoli si utilizzerà una forma ludica, elaborando poi da questa le acquisizioni.
La Missione
Le informazioni raccolte durante il laboratorio potranno essere rielaborate in classe, grazie al materiale documentario fornito agli insegnanti. Su richiesta, i laboratori possono essere integrati in progetti didattici più ampi, che includano percorsi museali, visione di materiali filmati e incontri con professionisti del settore psichiatrico.
Il progetto è rivolto a studenti di età compresa tra 11 e 18 anni, dalle classi prime della scuola secondaria di primo grado fino alle classi quinte della scuola secondaria di secondo grado.
Obiettivi didattici:
– Sensibilizzare alla conoscenza e alla cura del patrimonio culturale.
– Educare alla storia del territorio.
– Avvicinare le scuole al mondo degli archivi.
– Sensibilizzare sui temi della malattia mentale, delle dipendenze, dell’emarginazione e dello stigma.
Obiettivi di competenza:
– Leggere e comprendere il contenuto dei documenti archivistici.
– Estrarre le informazioni salienti dai documenti.
– Mettere in relazione le informazioni.
– Inquadrare le informazioni in un contesto storico.